martedì 3 gennaio 2017

L'anno del pensiero magico di Joan Didion


Risultati immagini per l'anno del pensiero magico libro'La vita cambia in fretta. La vita cambia in un istante. Una sera ti metti a tavola e la vita che conoscevi è finita'.

Il 30 dicembre 2003 John Gregory Dunne, marito di Joan Didion da quarant'anni, muore all'improvviso, dopo essersi seduto a tavola per la cena. John e Joan erano appena tornati dall'ospedale dove la figlia Quintana era ricoverata in condizioni critiche per un problema polmonare. Tutto accade velocemente, l'ambulanza, gli infermieri, la fine. In un attimo la vita cambia, in un istante la vita che conoscevi è finita.

A un anno dalla morte del marito, Joan Didion riprende a fare quello che ha sempre fatto, scrivere: questa volta con urgenza, con estrema necessità. La sua lunga attività di giornalista, oltre che di romanziera, la aiuta a cercare di dare forma al lutto che l'ha colpita e a trovare le parole per raccontare le difficoltà della mente di fronte ad una perdita così grave. John e Joan condividevano la casa, il lavoro, le giornate; avevano cresciuto una figlia, dopo averla adottata, per quasi quarant'anni; avevano insieme viaggiato, scritto sceneggiature, scelto case, affrontato momenti drammatici. Didion registra, cercando di ricordare, cosa le è accaduto dal momento in cui John si è accasciato sulla sedia quella sera: come il cervello ha iniziato a funzionare per negazioni e vuoti, pensieri scaramantici e associazioni improvvise che colpiscono a ondate. Racconta le strade evitate, le immagini che a tradimento evocano il passato, gli oggetti conservati o nascosti. La scrittura torna e ritorna sui dettagli, su quella sera, sul giorno prima, sulle ultime parole, in un movimento a spirale: quello che trasmette è una grande forza, una volontà di chiarire e di raccontare, di fare luce sui funzionamenti di quella malattia che è il lutto. Un tema importante per il presente, in cui si tende ad allontanare il dolore, a catalogarlo con tanto di tempi appropriati e medicine da assumere se non si guarisce abbastanza in fretta. Un ottimo reportage che ha per oggetto le complesse vie che segue la mente quando deve affrontare l'assenza: un percorso di accettazione che richiede tempi lunghissimi, anche perché richiede, a un certo punto, il coraggio di lasciar andare.

La vita di Joan Didion e di John Gregory Dunne è stata piena di soddisfazioni lavorative ma costellata da alcune tragedie che hanno colpito le persone più giovani intorno a loro. Nel 1982, la nipote Dominique (la bambina di Poltergeist) viene uccisa dal suo ex-fidanzato; la figlia Quintana, dopo una vita di difficile equilibrio in relazione con la sua biografia di bambina adottata, muore due anni dopo il padre: i due anni di cure e ricoveri non hanno risolto la grave infezione polmonare che l'ha colpita. Nel 2009 muore a 39 anni Natasha Richardson, figlia di Vanessa Redgrave e moglie di Lism Neeson, amica intima di Quintana e 'nipote acquisita' di Joan Didion. Nel 2007 Vanessa Redgrave aveva portato in scena un monologo tratto da 'L'anno del pensiero magico'.

Nel 2012 Joan Didion, ormai ottantenne, ha pubblicato 'Blu nights', altro testo non-fiction, memoir dedicato alla figlia e ai ricordi di una una lunga vita.

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