martedì 3 gennaio 2017

Gli anni della leggerezza (I Cazalet vol.1) di Elizabeth Jane Howard


Risultati immagini per gli anni della leggerezza'La Duchessa apparteneva a un sesso e a una generazione la cui opinione non era richiesta se non per malattie infantili e faccende casalinghe, ma questo non voleva dire che non avesse preoccupazioni più serie: semplicemente, queste facevano parte del vasto repertorio di argomenti di cui non si parlava e men che meno si discuteva tra donne, e non perché, come nel caso delle funzioni corporee, fosse sconveniente, ma perché era del tutto inutile che le donne s’interrogassero sulla politica e sulle vicende del genere umano. Le donne sapevano che il mondo era governato dagli uomini, che il potere lo avevano loro e che, dal potere corrotti, alla minima provocazione mettevano mano alle armi per averne di più, mentre le donne erano costrette a patire le peggiori ingiustizie.'

Nell'estate del 1937 la famiglia Cazalet si riunisce per le consuete vacanze nella dimora di campagna dove vivono i genitori, soprannominati il Generale e la Duchessa. I loro tre figli maschi sono sposati e hanno avuto a loro volta dei figli, così il gruppo è piuttosto numeroso; l'unica figlia, Rachel, non si è mai sposata e dedica le sue giornate alla cura dei genitori.
L'ambiente inglese, la casa di campagna con tanto di domestici ed autisti, riportano a tante letture: è un mondo che è stato raccontato tante volte e che ci è diventato familiare.
La saga di Elizabeth Jane Howard (questo è il primo di cinque volumi) non stravolge il genere, ma lo rinnova dal punto di vista tematico: nelle stanze della famiglia Cazalet si partorisce, si muore, si hanno le prime mestruazioni; il sesso può essere rifiutato, negato, violento, incestuoso ma anche felice e soddisfacente; i bambini e i ragazzi vivono una realtà di dubbi, domande e paure che scompare in un attimo per lasciar posto all'entusiasmo. Sono loro a risultare i personaggi più interessanti e più complessi, forse perché gli adulti sono narrati in parte dal loro punto di vista e risultano a volte stereotipati.
Avevo letto Il lungo sguardo, di E.J. Howard e avevo trovato una scrittura affilata, uno sguardo pietrificato, una durezza anche rabbiosa; nel primo volume della saga dei Cazalet invece lo sguardo è comprensivo e affettuoso, rischiando a volte di delineare alcuni personaggi troppo positivamente (Rachel ad esempio, mi innervosisce parecchio, così come la miracolosa maturazione di Zoe); rimane comunque una attenzione alle ombre di queste vite modellate su un ideale di dignità e buona condotta, che rende l'insieme più interessante
Racconto lineare e appassionante, grazie ai tipici meccanismi della saga familiare un po' soap, ha dalla sua una descrizione interessante di un tempo e di un ambiente e uno sguardo attento agli adolescenti. Una buona lettura, intrattenimento di qualità, con quel pizzico di ambientazione storica che sempre dà soddisfazione trasformando le nostre nozioni in esperienze.

Il romanzo è stato pubblicato in Gran Bretagna nel 1988: in Italia sono ora in corso di pubblicazione i cinque volumi della saga che in patria ha venduto milioni di copie. Jane Elizabeth Howard scriveva fin dagli anni 1950 e dichiarò di non aver mai pensato che il terzo marito, il famoso scrittore Kingsley Amis, scrivesse meglio di lei. Il figliastro Martin Amis ha dichiarato più volte di dovere moltissimo, in termini di formazione, alla sua 'eccezionale matrigna'.

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