lunedì 31 luglio 2017

Non è un paese per vecchi di Cormac McCarthy

Al confine tra Texas e Messico, un giovane uomo fugge con una valigia piena di dollari che gli è capitata tra le mani e alla quale non ha saputo resistere. Ha fatto uno sbaglio, però, cedendo alla pietà e ritornando sul luogo del ritrovamento. Ora lo hanno individuato e non avrà mai più pace. Due uomini lo inseguono (almeno due, ma sono di più): il vecchio sceriffo Bell, incapace di capire la violenza senza misura che si trova ad affrontare e il sicario Chigurh, incarnazione del Male, che segue logiche folli con le quali non ci si può misurare. Un intreccio che era già sceneggiatura prima che i fratelli Coen ci mettessero le mani per creare l'omonimo bellissimo film, un meccanismo che porta inesorabilmente ognuno al proprio destino, il linguaggio asciutto, veloce e cristallino di McCarthy. Un mondo di uomini segnati dalla violenza (Bell è un eroe della seconda guerra mondiale, Moss un reduce del Vietnam) che si trovano a fare i conti con la follia. Palma d'oro ai lanci di moneta di Chigurh, un'idea semplice che McCarthy trasforma in una potentissima immagine della vita che si perde in un attimo.

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