domenica 13 settembre 2015

Trilogia della città di K di Agota Kristof

E poi bisogna tornare alle grandi narrazioni e rileggerle. La trilogia della città di K è una costruzione geniale, un mondo dentro al quale ci si perde (ma con un po' di fatica alla fine ci si ritrova). Consiglio a tutti almeno la lettura del primo libro (Il grande quaderno) una favola nerissima per una formazione insolita: due gemelli simbiotici e molto intelligenti immersi nella guerra, nel lutto, nella perdita. Una nonna che sembra una strega, scheletri tenuti in camera, esercizi di sopravvivenza al dolore e al silenzio. Una lettura cupa che trasmette il senso della glaciale freddezza del dolore.

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