domenica 13 settembre 2015

Biglietto scaduto di Romain Gary

Romain Gary, Biglietto scaduto (Gallimard, 1975 – Neri Pozza 2008)

"Vivere è una preghiera che solo l'amore di una donna può esaudire"

Jacques Rainier ha cinquantanove anni, un aspetto ancora piacente, disponibilità finanziarie abbondanti. Frequenta il cosiddetto jet set internazionale, un mondo di auto di lusso, hotel a Venezia e campionati di bob a Saint-Moritz. Inoltre ha una fidanzata giovane, molto bella , molto ricca e sinceramente innamorata di lui: tutti gli ingredienti giusti per suscitare antipatia (la mia, intendo) e anche un distacco sprezzante (ad esempio:: va là che la giovanissima ti amava meno se facevi il metalmeccanico... eccetera eccetera).
La storia poi, la potremmo riassumere così: uomo ricco, bello e viziato, ai primi sintomi di perdita della virilità va giù di testa all'idea di non potersi più permettere performance all'altezza della sua giovane fidanzata: la perderà?
Una roba da farti pensare che si meriterebbe un mese in un gulag, lui, il suo autore e tutto il jet-set di contorno.
E invece.
Invece il romanzo è bello, acuto e commovente. Jacques mi è piaciuto e ho sentito la sua ironica disperazione di fronte al tranello del destino, che gli ha fatto trovare l'amore quando era troppo tardi. Ho capito il suo timore, la sua rabbia, la sua vergogna per la decadenza di fronte allo splendore della gioventù. E tutta l'intelligenza di una mente così brillante non aiuta più di tanto quando il medico ti suggerisce bidet rinfrescanti e rapporti veloci, per evitare problemi.
E' un romanzo che parla, a tratti in modo tecnico e dettagliato, delle prime difficoltà nei rapporti sessuali di un uomo giunto a una delle tante linee d'ombra che la vita ci costringe ad attraversare: e ci riguarda, perché di biglietti  scaduti, ognuno a modo nostro, ne abbiamo tutti in qualche tasca, per quanto nascosta.

E non è tutto qui, il romanzo ha altro da offrire perché il nostro Jacques cerca soluzioni e non ci sta a perdere l'amore:  la sua ricerca di un sostituto (prima di un fantasma che aiuti l'immaginazione, poi di una realtà che incarni l'immagine) getta uno sguardo interessante sul rapporto tra uomini bianchi (europei colti e raffinati) ed ex-colonizzati. Sarebbe lunga, ma se conoscete la barzelletta dell'uomo nero che rinfresca con un grande ventaglio gli amplessi di una coppia di bianchi in crisi creativa... ecco, un'idea ve la potete fare.

Romain Gary, nato a Vilnius ma vissuto a parigi, è l'unico scrittore ad aver vinto per due volte il premio Goncourt (il primo con uno pseudonimo, come si scoprì alla sua morte). E' stato partigiano decorato con la Legione d'Onore, diplomatico, console di Francia e scrittore. Ha sposato in seconde nozze l'attrice americana Jean Seberg. Entrambi hanno posto volontariamente fine alla propria vita.

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