domenica 13 settembre 2015

Le correzioni di Franzen

Le correzioni, Jonathan Franzen, 2001 (Einaudi, 2002)

« Un fronte freddo autunnale arrivava rabbioso dalla prateria. Qualcosa di terribile stava per accadere, lo si sentiva nell'aria. Il sole era basso nel cielo, una stella minore, un astro morente. Raffiche su raffiche di entropia. Alberi irrequieti, temperature in diminuzione, l'intera religione settentrionale delle cose era giunta al termine. »

Scrivere qualcosa su Le correzioni di Johanatan Franzen è decisamente imbarazzante:  considerato uno dei romanzi fondamentali della letteratura americana contemporanea, è stato analizzato e recensito da tutto il mondo. Io ho letto pochissimo di quel che è stato scritto, ma azzardo ugualmente.
L'attacco è magistrale:  nella casa dei coniugi Lambert, l'ansia ha impregnato ogni cosa ed Enid non è più in grado di tenere sotto controllo tutte quelle stanze, quegli oggetti, quelle raccomandate; ogni giorno è una battaglia da quando Alfred si è ammalato di Alzheimer; Enid ci mette tutto il suo impegno e non capisce perchè Al si lasci andare così tanto, rintanato nel sottosuolo a fingere di riverniciare il tavolo del giardino.
Parte così, con un capitolo che fa scoppiare il cuore dall'ansia la ricostruzione della storia della famiglia Lambert: i coniugi Alfred ed Enid ed i loro tre figli, ormai adulti, Gary, Chip e Denise. Una normale famiglia americana con tutte le disfunzioni possibili nelle famiglie normali : anaffettività, ansia negata, forte frustrazione, caos mascherato. Nessuno dei personaggi è simpatico: io li ho detestati tutti, soprattutto Enid, che per tutta la vita si sforza di nascondere le crepe dell'armonia familiare e in seguito le voragini della malattia del marito; anche Chip non è da meno, con il suo rivetto all'orecchio e la totale deficienza di buon senso; Gary è un patetico prepotente, succube di una moglie nevrotica a livelli pesanti; più simpatica Denise, che almeno eccelle in qualcosa (è una cuoca apprezzata); il burbero, severo, rigido e maniacale Alfred, che pure ha fatto soffrire un po' tutti, risulta quasi un punto fermo nel delirio di quelle vite allo sbando.

E' un romanzo pieno di cose, Le Correzioni – l'economia americana è una traccia che Franzen insegue in parallelo alle vicende dei Lambert, anche qui dimostrando conoscenze e competenze di alto livello. Il linguaggio, specchio di tutto questa ricchezza, è complesso, articolato e non abbassa l'asticella in nessuna delle 600 pagine del romanzo. Un lavoro di fronte al quale inchinarsi.

Tag: Alzheimer, medicine, ferrovie, omosessualità, droghe, eccetera.

Nella foto Jonathan Franzen con David Forster Wallace

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