
'La
biografia di un poeta è come la biografia di un santo: vogliamo
capire come il santo o il poeta giungano a compiere i loro diversi
miracoli', scive Nadia Fusini nella bellissima prefazione alla
biografia di Lyndall Gordon.
Emily
Dickinson continua ad essere una figura piena di fascino sia per la
forza dei suoi testi poetici che a distanza di oltre un secolo ci
toccano con grande immediatezza sia per la sua vita così
particolare. Una donna intelligente, piena di vita e di humor che
'sceglie' di vivere in clausura nella camera della creazione,
trasformando la 'stanza tutta per sé' obiettivo di tante donne in un
luogo di volontario confino dal mondo: la trasformazione
dell'esperienza in arte, la sostituzione del mondo 'reale' con il
mondo ricreato nella mente non ha però impedito a Emily Dickinson di
mantenere vivo il contatto con gli affetti più cari. Le poesie
diventano, insieme alle lettere, un mezzo potentissimo di
comunicazione con la cognata Sue, il fratello Austin, le amiche e gli
amici.
L'appassionante
biografia di Lyndall Gordon esplora l'ipotesi che un disturbo
epilettico sia stato tra le cause del progressivo ritiro della
scrittrice ed è molto affascinante la lettura dei testi di Emily
Dickinson in questa ottica. Ma è soprattutto sulla figura di Mabel
Todd (amante di Austin Dickinson e prima curatrice della
pubblicazione delle poesie della Dickinson) che si concentra il
lavoro della Gordon: un'altra figura di donna complessa e
indipendente nel mondo puritano della cittadina di Amherst del XIX
secolo.
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