sabato 10 ottobre 2015

Anna di Nicolò Ammaniti

“Sulla sopraccoperta rossa e blu c'era uno scheletro con le braccia incrociate. Tutte le duecentosei ossa che lo formavano, dalle falangi dei piedi al cranio, erano decorate da sottilissimi disegni geometrici eseguiti con un pennarello nero. Sulla fronte e sugli zigomi erano disposti anelli e orecchini, e sulle orbite dei nidi di passero con le uova coperte di macchioline. Le vertebre del collo e le costole erano avvolte da fili di perle e catenine d'oro, da collane di ametista e pietre colorate. Accanto ai piedi, acciambellato, c'era lo scheletro di un gatto”.
Non è un capolavoro ma un buon libro per ragazzi e una favola per tutti, l'ultimo romanzo di Ammaniti, leggero e giocoso al di là dello scenario corrotto: un mondo in completa rovina, nel quale gli adulti sono morti a causa di un virus che uccide tutti appena superano la soglia che dall'infanzia porta alle fasi successive della vita.
Anna è una ragazzina rimasta sola con il fratellino Astor nella campagna palermitana: in camera tengono lo scheletro della mamma, ornato di collane e pietre preziose come reliquia con funzione protettiva; vicino si trova il quaderno delle Cose Importanti che la donna ha scritto nei mesi della malattia; una guida per le insidie della vita, a cominciare dalla morte. Non c'è tempo per giri di parole e così le indicazioni della mamma sono frasi concise dalla terminologia chiara.
“ Il virus si risveglierà solo quando diventerete grandi. Anna tu diventerai grande quando avrai del sangue scuro che ti esce dalla topina. Astor tu diventerai grande quando dal pisello duro ti uscirà lo sperma, un liquido bianco”.
Come in ogni fiaba che si rispetti l'equilibrio iniziale viene rotto: al ritorno da una delle perlustrazioni alla ricerca di cibo Anna non trova più il fratellino e deve partire per ritrovarlo.
Il cammino di Anna dal podere del Gelso all'Hotel, poi fino a Palermo e infine in direzione della Calabria (terra del possibile, dove qualche adulto sopravvissuto potrebbe aver trovato un vaccino) è il classico cammino nel bosco, pieno di insidie e mostri pericolosi: cani selvatici, i bambini blu, la Picciridduna, pozioni magiche. Ogni prova dovrà essere superata ed Anna, testarda e coraggiosa, affronta ogni cosa come una sfida. Sempre con la speranza a tenerla indirizzata, pur sapendo che niente è garantito.

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